martedì 4 gennaio 2011

uomini si uomini no



Salgo sul treno e mi siedo lato finestrino, come sempre…preferisco perdermi nei paesaggi, odio dover intrattenere gente che non conosco con discorsi nati per esigenze da treno o, peggio ancora, essere intrattenuta da discorsi di circostanza.
Dopo un po’, delusa dal paesaggio industriale che circonda Firenze, cerco di curiosare e capire chi mi sta intorno. Il vagone non è molto affollato, è mattino e non è ora di punta. Due ragazzi siedono sui sedili di fianco a me, sembrano molto giovani, credo abbiano sui 20 anni ciascuno. Uno è carino ma l’altro no, decisamente non lo è. Ha labbra grosse e sporgenti e, considerata la giovane età, ha una forte calvizie, diciamo che ha la fronte molto alta e lui, alla sua età, ha furbescamente pensato di ovviare con un “riporto”. Dalla parte centrale della testa ha “riportato” i capelli verso la fronte.
Ad un tratto una parola del loro discorso, adesso non saprei ricordare quale, attira la mia attenzione e, con un fare poco educato, cioè osservandoli spudoratamente, inizio la registrazione del loro dire.
Da ciò che dicono capisco che stanno parlando di una terza persona e ne imitano anche la voce, o meglio imitano, come solo gli uomini sanno fare, una voce di donna. Allungo ancora un po’ l'orecchio e sento delle lamentele: Riporto lamenta all’Amico gli atteggiamenti di Voceffeminata da lui ritenuti a volte esagerati.

Mi fermo a pensare e ho la risposta a una domanda che mi faccio da tempo: gli uomini parlano mai delle loro compagne, o delle donne con le quali hanno a che fare, con i loro pari? Si confidano come facciamo noi con le nostre amiche? Mi chiedo anche se piangono quando incontrano qualche stronza che le tratta male ma questo mi sa che nessun uomo me lo rivelerà mai.

Insomma Riporto lamenta che Voceffeminata pretende che la porti spesso ai grandi magazzini di arredamento. Quindi scopro con mia sorpresa che si stia parlando della donna di Riporto. Ma la mia sorpresa non aveva ancora smesso di stupirsi di se stessa quando sento Riporto dire: "- mi chiede se sono più tornato all’Ikea dopo l’ultima volta in cui siamo andati insieme e ho risposto “no, perché ultimamente ho preferito dedicarmi a te”. -

Fermi tutti.

Poco fa ho voluto porre l’accento sul fatto che li osservassi con fare poco educato, ma adesso è giusto spiegare perché preferisco osservare chi parla piuttosto che allungare solo l’orecchio. Perché io preferisco leggere il labiale piuttosto che ascoltare e basta. Proprio per questo adesso non posso dire “avrò sentito male” perché i miei occhi hanno invece visto benissimo le labbra di Riporto muoversi mentre pronunciava quelle parole che, secondo me, qualsiasi donna vorrebbe che un qualsiasi compagno pronunciasse anche come ventriloquo con la voce di Riporto.

A questo punto, quasi scattava l’applauso per Riporto, mi fermo a pensare: “dovrei provare a innamorarmi dei brutti, magari hanno una sensibilità maggiore, magari compensano ciò che manca loro esteticamente con azioni del genere, facendoti sentire al centro dell’universo o, quantomeno, del loro mondo…insomma è già qualcosa”.

La mia mente in quell’istante non pensava affatto agli anni passati a studiare matematica. Io con i brutti ho già dato e la proprietà commutativa non si è mai verificata impossibile per cui ciò dimostra vano ogni sforzo da me fatto nel negare che invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia.
Ok ho deciso, prima di scendere da questo treno dovrò almeno stringergli la mano. Immagino già uno striscione in camera del mio prossimo compagno di sventura, con la scritta “Riporto Docet”.

La mia mente naviga tra un ricordo di come le cose sono andate e un’illusione di come vorrebbe che le cose andassero, ma non posso perdermi il finale, il tempo stringe e io devo scendere dal treno, quindi mi impegno a seguire ancora il discorso con una certa curiosità di scoprire cos'altro Riporto sia stato capace di fare per la sua donna.

Epilogo: scopro che Riporto e l'Amico parlavano sì di Voceffeminata, compagna o presunta tale di Riporto, ma trattasi di un uomo. Ecco perché tanta sensibilità.

 

3 commenti:

  1. Brava manu!Bellissima l'idea del blog e carinissimo quello che hai scritto...ritorno in treno interessante!Un abbraccio e a presto!Oriella

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. perchè hai cancellato il tuo commento? un altro uomo che ha paura? a me è arrivato comunque via mail ciò che hai scritto e ti ringrazio comunque per l'attenzione che hai prestato al mio blog :-D.
      a presto

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