domenica 7 luglio 2013

La festa delle stelle innamorate


Oggi siamo molto distratti per dare il proprio nome ad ogni cosa che ci capita davanti al naso, ma tempo fa fare questo era un dovere per ringraziare l’esistenza di tali cose, per rendere omaggio a un essere sovrannaturale che tanto aveva lavorato o, molto spesso sofferto, per far sì di offrire tali beni.

Chi mi conosce bene sa che sono innamorata del Giappone e del mondo che gira attorno le Geishe, le farfalle della notte, quelle figure misteriose dal sorriso mascherato.

Girovagando in rete qua e là ho scoperto l’esistenza di questa festa, il “Tanabata Matsuri” ovvero la festa delle stelle innamorate. Il Tanabata Matsuri è una festa popolare caratterizzata da vistose e colorate decorazioni, foglietti di carta con preghiere e desideri appesi ai rami degli alberi, sfilate, parate per l’occasione e cibi tipici.

L’origine di questa festa viene dal cielo ricoperto di stelle e risale ad almeno 2000 anni fa.

La leggenda racconta così.

Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del Cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (in Occidente Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.
Lavorava di giorno e di notte e senza avere mai un attimo di sosta, maneggiava con rapidità e destrezza il suo fuso e realizzava abiti sempre più belli e splendidi per poter vestire tutte le divinità. Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a sé stessa e ai propri interessi o all’amore. Giunta all’età adulta però, il padre fu mosso da pietà e, poichè alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (Altair) la cui attività consisteva nel far pascolare buoi e fare attraversare loro le sponde del Fiume Celeste. Era un grande lavoratore e anche lui non pensava ad altro che a svolgere il suo lavoro.
Essendo un matrimonio combinato, i due finirono per conoscersi solo il giorno delle nozze; nonostante ciò, non appena i due si incontrarono finirono per innamorarsi follemente l’uno dell’altro. Erano talmente presi dal profondo sentimento che provavano l’un per l’altro che dimenticarono completamente i loro doveri, il loro lavoro e gli altri dei. La loro unica ragione di vita sembrava essere diventata l’amore e la passione.
Così la mandria di buoi finì per essere abbandonata a sé stessa e agli dei cominciarono a mancare gli abiti fino ad ora confezionati da Orihime. A questo punto il sovrano degli dei non poté trattenere la rabbia e punì severamente i due sposini, che fino a quel momento erano diventati inseparabili, avrebbero dovuto vivere le loro vite separatamente. Per evitare che i due si potessero nuovamente rincontrare, rischiando così di abbandonare nuovamente i loro doveri, l’Imperatore del Cielo creò due sponde separate dal fiume Ama no Gawa (Via Lattea), rendendolo impetuoso e privo di ponti, di modo che i due non potessero mai più incontrarsi.
Il risultato non fu però quello sperato: il pastore sognando e pensando sempre alla sua innamorata non accudiva ugualmente le bestie e neppure la dolce fanciulla, pensando continuamente al suo amore perduto, non cuciva più i vestiti agli dei. Il sovrano allora, disperato e mosso da pietà e commozione, con il consenso anche degli altri dei altrettanto commossi, emise tale sentenza: “Se deciderete di ritornare ad occuparvi delle vostre attività come un tempo rispettando i vostri doveri, rimarrete divisi dalle sponde del Fiume Celeste per un anno intero ma vi sarà consentito di potervi incontrare una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.”
A queste parole i due giovani innamorati, pensando all’idea di potersi incontrare di nuovo, ripresero a lavorare sodo con la speranza di potersi presto riabbracciare. Da quel momento in poi infatti, dopo un anno di lavoro e fatica i due ogni 7 luglio attraversano il Fiume Celeste e nel cielo stellato si incontrano.

Grazie a questa leggenda ogni anno, il 7 luglio, i Giapponesi alzano gli occhi al cielo nella speranza di poter vedere Altair e Vega ricongiungersi.

www.japancoolture.com

Nessun commento:

Posta un commento