sabato 1 gennaio 2011

sogno di una notte di mezza...notte di un anno fa


Sono le ore 02.56 e non riesco a dormire. sì, è la notte di capodanno ma è proprio questo il problema...è tutto il giorno che lo stesso pensiero è impresso nella mia mente e non riesco a farlo andare via.

Un anno fa tutto ebbe inizio, ma se per te quell'inizio trovò subito la sua conclusione per me non si è ancora risolto nulla. Un anno fa, alle 02.58, mentre ballavo ininterrottamente con te nonostante i miei piedi avevano da soli dichiarato il loro decesso a causa di scarpe nuove con tacco 12, ero ignara di ciò che l'incontro fortuito con te mi avrebbe causato. In questo preciso momento stavo solo vivendo il mio sogno, un sogno da troppo tempo sognato.
Pensavo che ancora per una volta mia madre aveva ragione, chissà perchè le mamme hanno sempre ragione (ma questa volta ne andavo fiera)...mia madre iniziò a novembre a seguire il mio oroscopo e ad annunciarmi che nel 2010 tutto sarebbe cambiato. Non ho mai creduto agli oroscopi, nè mi sono mai lasciata influenzare dalle combinazioni astrali, quindi rimasi indifferente anche quella volta. Bene arriva natale e io, come ogni anno, compro un biglietto all'ultimo minuto, caro e amaro, per continuare ciò che la mia vita di emigrata mi costringe a fare da ormai 5 anni: tornare a casa dai miei almeno per le feste comandate. Rigorosamente bagaglio a mano, per fare in fretta in aeroporto, perché così ho un'ottimo alibi per non trasportare marmellate, paste di mandorla, pomodori secchi, capperi, e tutto ciò che una mente di mamma sicula possa partorire, ma soprattutto perché: "tanto non vado mai da nessuna parte...e poi ho lasciato qualcosa nel mio vecchio armadio, troverò cosa mettere".

Le ultime parole famose.

Atterro a Catania, l'Etna mi accoglie con un sorriso di scherno, forse sapeva già tutto, forse glielo predisse Empedocle quando vi si gettò dentro per dimostrare la sua natura divina. L'unica cosa che mi rincuora è aver lasciato la neve a Milano e aver trovato qui i miei 20 gradi standard. Arrivo a casa e il solito magone mi investe, lo stesso magone per cui penso sempre al mio passato e a ciò che penso di aver lasciato qui.
La stessa sera una mia amica mi annuncia che ha prenotato anche per me in un posto strafigo per una cosa strafiga tra gente strafiga: un veglione di capodanno. All'inizio, come sono solita fare, rifiuto, ma alla fine cedo ma solo per farle compagnia. Quindi entro nel panico del cosa mettere. Il mio animo dalle origini scozzesi di padre e genovesi di madre non mi fa affatto pensare che possa comprare un vestito per l'occasione quindi spargo la voce del "chi mi presta cosa". In effetti vagando qua e la racimolo un bellisimo vestito e un coprispalle, io aggiungo calze con la riga nera e scarpe con tacco 12. Non spendo molto per cui tiro un sospiro di sollievo. Il tutto ancora ignara di quanto sarebbe accaduto.

sono le 03.14..............

Finalmente arriva il fatidico giorno, prove tecniche di trasmissione sui trampoli, chiedo al mio mal di schiena di rimanere a casa ma naturalmente lui opta di venire con me al veglione. Ok sembra tutto pronto tranne il mio umore: ero sicura che non mi sarei divertita; insomma manco da qui da 5 anni, non conosco più nessuno, o meglio ancora, la gente che conoscevo, la gente della mia età, si è accasata, poi ci sono quelli che io conosco ma dai quali non vengo riconosciuta, nemmeno mi fossi fatta una plastica facciale. ok comunque vada, comunque sia vado, con l'oroscopo della mamma sotto al braccio.

Sono le 03.24..................

Il posto è davvero strafigo, la gente anche ma, come immaginavo, i miei conoscenti tutti accasati, con mogli, mariti, figli e parentado. Ormai ho anche imparato a salutare da lontano con un cenno di mano senza necessariamente avvicinarmi in modo da poter uscire incolume dalla fatidica domanda "novità? non ti sei ancora sposata?"...a nulla vale se, mentre loro hanno speso centinaia di euro per pranzo di nozze e hanno sfornato figli come fossero sfilatini, giocandosi anche la linea perchè "tanto ormai...", come se la cura personale fosse solo una cosa temporanea e fatta per gli altri e una volta trovato il pollo non serve più, a nulla vale se io nel frattempo mi sono laureata, sono emigrata, superato non so quanti concorsi, fatto 5 traslochi, preso cinque abilitazioni e una specializzazione, altri titoli di minor valore, trovato lavoro...tutto questo da sola...No, queste non sono novità ma cose di ordinaria amministrazione, per cui perché aggiornarli?

Sono le 03.33...........

Beh comunque, conviviali a parte, il posto è davvero bello e la serata uno spettacolo continuo, tra trampolieri, prestigiatori, camerieri vestiti da clown, drag queen e una cena perfetta, non troppo pesante da costringermi a stare in apnea tutta la sera, nè troppo leggera da far sentire gli assoli del mio stomaco a tutta la sala. Ok arriva la mezzanotte, si stappa lo champagne, ci si bacia, ci si augura un anno migliore, si brinda in allegria e soprattuto si aprono le danze...e si pensa a quanto ci sarà di vero nell'oroscopo della mamma.

Sono le 03.36..........

E' appena passata la mezzanotte e ti vedo apparire. Sei sempre stato affascinante, ti conosco da tempo e ti ho sempre visto attorniato da ragazze, amiche, lunghe ciglia pronte a trattenerti e io, in confronto, non avevo mai fatto notizia, ma ero sempre riuscita a scansare la tua ragnatela. Anche quella sera, sicura di non fare notizia, osservavo il tuo fascino da lontano, ma nulla di più. Siamo a pochi centimetri sulla pista da ballo affollata, mi stranisce che tu sia solo, senza una donna attorno, ma subito mi rispondo da sola, penso che sicuramente lei arriverà a momenti o che forse è già li e sei solo venuto a cercarla. Fingo una totale indifferenza alla tua presenza, alla tua pelle ambrata, ai tuoi occhi profondi che entrano dentro come un raggio laser, al tuo fiato che quasi posso annusare, fino a quando un trampoliere, con molta delicatezza, adagia il proprio trampolo sul mio piede, già clinicamente morto. Per fortuna la musica è alta e il trampoliere molto più in alto di me per cui si risparmia da solo l'ascolto di qualche aggettivo sul suo conto, ma tu mi vieni in aiuto, io sorrido, con le lacrime che mi scendono all'interno e fingo ancora che sia tutto a posto. Ecco è fatta: incastrata nella tua ragnatela.
Ho sempre sentito parlare male di te ma sei un'essere così gentile, così educato che mi chiedo come mai le persone siano così malvagie e invidiose per inventarsi tutto questo. Per una frazione di secondo mi viene in mente l'orosopo della mamma e benedico l'esistenza di Paolo Fox. Passata la mezzanotte, mando al diavolo il 2009 e il 2010 ha inizio davvero con una bella coincidenza, con un incontro fiabesco, in un solo istante mi sento Jasmine, adagiata sul tuo tappeto volante pronta a seguirti nel tuo deserto.

Sono le 03.55.........

Così ha inizio questo sogno di una notte di mezzanotte di un anno fa: un principe arabo dalla pelle ambrata, con gli occhi di velluto dallo sguardo profondo mi fa sentire per una notte la sua principessa dagli occhi di giada, mi fa vivere una fiaba che mai nessuno potrà farmi dimenticare. Nemmeno stanotte riuscirò a dormire nonostante io abbia la consapevolezza che chissà dove e chissà a quanti km da me c'è già una principessa al tuo fianco e fingo di essere felice per te, fingo che mi fa piacere saperti felice e tutte quelle solite bugie che si dicono in queste circostanze.

Il resto della fiaba lo sappiamo solo io e te, ma rimarrà impressa a fuoco sulla mia pelle, saranno ferite da leccare a lungo.

sono le 04.01.............

Buon anno K., ti voglio bene

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