Chissà dove sei, perduto nella notte,
col tuo trucco infame e la tua giacca da bandito.
Io ti ho aspettato all'ombra dei tuoi 'per come'
col mio viso angelico percosso dai fatti.
Chissà dove sei, perduto nei segni
con la tua sigaretta come una matita
e le tue speranze di vittoria.
Io ti ho accettato come una bella calligrafia,
un biglietto da visita e due occhi diversi.
Può accadere di tutto,
puoi anche conquistare vari uomini bruni e misurarne l'aspetto
ma il mio indirizzo è "Via del sopracciglio destro"
con rispetto parlando, e altre parti, altre parti di me.
Francesco de Gregori, Chissà dove sei, Francesco De Gregori, 1974
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