sabato 27 settembre 2014

Mi spezzo ma non mi piego





Il nuovo Iphone si piega. il mio attuale Samsung al massimo si spezza ma non si piega. Però fa un sacco di altre cose.
  • si spegne e si riaccende da solo, comodo no? 
  • Il touch screen va per conto proprio e non segue il mio dito; a volte si blocca in modo da costringermi a leggere e a non farmi sfuggire nulla, nella mia fretta di scorrere le pagine, a volte scorre velocissimo...e sono sicura lo faccia solo sulle notizie inutili: adotta il criterio dell'ottimizzazione del tempo. 
  • Le applicazioni si aprono da sole in modo che io rimanga aggiornata su quanto ho sullo schermo, e poi di volta in volta le sposta per far sì che la mia memoria si mantenga giovane nel provare a rimetterle a posto: mi adora. 
  • Manda sms a chiunque anche su Facebook e WhatsApp, in questo modo mantengo contatti sempre aggiornati con tutti i miei amici. In più gli stessi amici, felici di trovarsi tra i miei contatti, ricevendo messaggi palesemente destinati ad altri, riescono a essere sempre aggiornati sulla mia vita privata, ed io evito, in questo modo, quelle noiose telefonate di rito nelle quali devo comunicare le novità sulla mia vita.
  • Quando lo uso si scalda e anche parecchio: pensa che comodità nelle fredde giornate invernali, mai più guanti.
Purtroppo però la tecnologia avanza e fa progressi e io sarò costretta a sostituirlo con un nuovo cellulare che, difficilmente avrà le stesse qualità. Mi chiedo inoltre, quante altre sottigliezze mi siano sfuggite, quante cose le case produttrici hanno appositamente evitato di scrivere sul libretto delle istruzioni per evitare di essere clonati. a volte il progresso uccide il piacere di avere un cellulare di ultima generazione.








mercoledì 3 settembre 2014

Voglio che tu sia ciò che nessuno sa



Voglio che tu sia ciò che nessuno sa. Sei entrata nella mia vita in nome dell'amore. E ho cercato di renderti lo stesso amore che mi hai dato e ti chiedo perdono se non sempre sono stata capace di farlo. Cosa saremmo se non riuscissimo più ad amare? Amare senza necessariamente essere amati, amare la vita, amare gli amici, amare quell'uomo che per caso abbiamo incontrato e ha sconvolto le poche certezze che credevamo di avere. L'amore non ha età. L’amore è una parola troppo forte per dirla con facilità, per usarla con leggerezza, dire "ti amo" tanto per dire. L’amore non si compra né si paga. L’amore fa rumore anche se si ama in silenzio.
Amare se stessi nonostante tutto è ciò che mi hai insegnato. In questi mesi ho imparato tanto da te riconoscendo, allo stesso tempo, di essere due anime simili non a caso legate da un filo doppio e con tanti nodi: prima ero troppo vicina a me stessa per vedermi. Poi il dolore ha creato lo spazio per guardarmi, per cercarmi, per essere. E solo l’amore riesce a fare altrettanto.
C’è un piacere immenso nel dare senza la pretesa di ricevere e tu hai fatto della tua vita una missione. Hai dato tanto a chi non era in grado di fare da solo, hai amato la vita anche quando si è resa ostile, persino dagli animali hai saputo trarre l’amore quando ancora nessuno pensava si potesse fare.
Il tuo sguardo, il tuo sorriso, esprimono la serenità e la profondità d’animo che ti sei portata dietro. Ecco cosa sei. Vivi con serenità e concentrazione nel qui e ora. 
Io so che gli sei sempre accanto, in qualsiasi circostanza, anche quando lui è troppo distratto per accorgersi delle tue piume di uccello amazzonico.
Mi hai chiesto di aver cura di lui e ci ho provato con tutte le mie forze ma non è facile avere a che fare con un animo ferito. So già che scomparirà, che non manterrà le sue promesse fingendo di dimenticare quanto ha detto. Interromperà quel viaggio di identità che diceva di voler iniziare insieme a me. Ma sono certa che un giorno capirà: quando si placherà il suo dolore, quando si calmerà la sua rabbia, quando capirà che le sue ferite non smetteranno mai di sanguinare però potranno essere tamponate. Passate tutte le paure, sarà capace di perdonarmi e perdonarsi. E sarà capace di capire che la differenza la faccio io, che sono io. Capirà che il silenzio uccide, che la vita di ogni essere umano è troppo preziosa per poterle dare scacco matto, che amare non è sinonimo di legare e che mai gli avrei messo una catena al collo, che mai avrei espresso giudizio sulle sue scelte ma sarei stata pronta ad appoggiarlo, che avrebbe potuto prendere per mano te e me contemporaneamente per poter camminare meglio. E troverà il coraggio di riprendere quel viaggio di identità. In caso contrario sa benissimo che sarebbe un uomo sconfitto. Io ho cercato di fare ciò che volevi anche tu, esserti accanto per continuare ad amare. Accanto a te e mai al posto tuo. Noi due saremo una cosa sola per lui: come gli scafi che si incontrano a prua, come le patte di un’ancora, come le cime che insieme, cazzate e lascate, gli permetteranno di mettere a segno il fiocco, la sua vela preferita.  
Fino a quel giorno mi rimarrà il ricordo del suo sguardo triste volto sempre all'orizzonte nella speranza di rivederti, e dei suoi piedi saldi, delle sue caviglie robuste, dei suoi talloni in equilibrio, che esprimono la forza e la grandezza di cui è colmo.
Grazie per avermi insegnato ad amare.
Love